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LE NOSTRE PUBBLICAZIONI

 

Dal 2005 l'associazione ha promosso una serie di volumi didattico-scientifici tesi allo studio, conoscenza e valorizzazione

del ricco patrimonio storico-archeologico del territorio, che hanno ottenuto significativi riconoscimenti, quali il Premio Archeolibro 2005 e il Premio Argimusco 2014.

Le Erme Bifronti di Aricia. Ippolito-Virbio e i riti arcaici di iniziazione

ISBN-88-7621-484-4

Il volume nasce dall’ampliamento della tesi di laurea discussa da Alberto Silvestri nel novembre 2002 a Roma,  presso la facoltà di lettere dell’Università di Tor Vergata, e si inserisce in una “fruttuosa ripresa di studi” delle “antichità nemorensi”.

Partendo dall’indagine archeologico-iconografica di una serie di reperti bicefali con rappresentazioni di divinità, rinvenuti nel territorio dell’antica Aricia, l’autore cerca di giungere, attraverso il metodo storico-comparativo peculiare della “scuola romana” di Storia delle Religioni, alle radici ed alle ragioni di un caratteristico plasticismo bifronte (soprattutto quello barbato-imberbe) particolarmente fiorente in epoca imperiale.

La ricerca, “che, nella ricchezza dei motivi e nella varietà delle suggestioni, sembra seguire, evitandone i difetti, il metodo di Frazer, si dipana con sicurezza e scioltezza. Essa ha il pregio di essere in ogni momento rigorosa e costituisce certamente un contributo alla non facile soluzione dei numerosi problemi connessi con un sito dalla straordinaria complessità”.

Il volume è prefato da Anna Pasqualini, professore ordinario di “Antichità Romane” presso la facoltà di Lettere dell’Università di Tor Vergata. Palombi Editori 2005.

 

Annali dell'Archeoclub d'Italia Aricino-Nemorense

ISSN 1972-6023

L’idea di pubblicare gli “Annali” dell’Archeoclub d’Italia Aricino-Nemorense nasce nel corso del 2006. Il primo numero,  curato da Alberto Silvestri e da Maria Cristina Vincenti, raccoglie le relazioni delle conferenze promosse dall'Associazione durante il corso dell’anno sul tema: “Aricia e il suo antico territorio: il Nemus Aricinum” e, in una seconda parte, la catalogazione delle “antichità” conservate presso Palazzo e Parco Chigi in Ariccia, con articoli di ricerca ed approfondimento degli stessi curatori.

Partendo dal ciclo di conferenze proposte dall’Associazione nel 2007 dal tema “Nuove ricerche ai Colli Albani”, il secondo numero raccoglie le relazioni delle conferenze tenute nel biennio 2007-2008 sull’intera area sud della Provincia di Roma, con la partecipazione delle Università “Tor Vergata” e “La Sapienza” di Roma, delle Università di Siena, dell’Aquila e di Helsinky, della Soprintendenza Archeologica di Roma, e di autorevoli studiosi del territorio.

AriciAntica a fumetti

“AriciAntica a fumetti” rappresenta un’efficace testimonianza delle potenzialità del fumetto in veste di narratore della storia. Antonio Dal Muto, Alberto Silvestri e Maria Cristina Vincenti sono gli autori, cioè, di un’opera dove il fumetto, senza nulla smarrire della sua peculiarità, si sviluppa attingendo con rigore critico a fonti storiche, alla ricca tradizione mitologica, alla testimonianza fornita dalla migliore ricerca archeologica. Raccontare con la mediazione dei fumetti non significa volgarizzare né aderire a riduzioni schematiche. Gli autori di questo volume aggiungono così un capitolo prezioso a una storia (quella appunto del fumetto) che sempre più si segnala come un complemento tutt’altro che marginale nei procedimenti della conoscenza.

Diana. Storia, mito e culto della grande dea di Aricia

ISBN 978-88-6060-307-4

Questa ‘pregevole’ mografia, in cui Diana appare di nuovo al centro dell’interesse scientifico, ha il compito di ‘richiamare l’attenzione del lettore su un’immagine non usuale della dea’.

Le pur numerose ricerche sulla complessa figura di Artemis-Diana, talora ‘prescindendo dal ruolo storico che essa rivestì ab antiquo’, hanno frequentemente restituito la rappresentazione di una generica ‘dea del bosco’: Diana Nemorense.

Si sentiva l’esigenza di uno studio mirato viceversa a definire lo stretto legame della Grande Dea di Aricia con la sua città e volto nel contempo a ‘riordinare tanti elementi sparsi’, quella ‘sterminata mole di materiale, non facilmente schematizzabile’.

Il volume di Maria Cristina Vincenti costituisce, sotto questo punto di vista, un compendio… ‘una sintesi chiarissima ed efficace’ che ‘dà certamente impulso, come del resto simili iniziative nate all’interno dell’Archeclub  Aricino Nemorense, ad un nuovo ambito

di studi e ricerche che abbia il suo punto di riferimento nella storia, nei miti, nei culti e nelle istituzioni di una tra le più antiche città del Lazio’. Palombi Editori 2010.

Annali dell'Archeoclub  Aricino-Nemorense 2017-2021

copertina Locanda 2017 fronte.gif

Il ciclo decorativo della Locanda Martorelli

a cura di Alberto Silvestri

OTTOBRE 2017

Alberto Silvestri

Mito e storia di Aricia nei dipinti di Tadeusz Kuntze

Maria Cristina Vincenti

Gli stucchi dorati della Locanda Martorelli

copertina casaletto (fronte).jpg

Il santuario di Demetra e Kore in Valle Ariccia

a cura di Alberto Silvestri

SETTEMBRE 2018

 

Maria Cristina Vincenti

Casaletto. Il contesto archeologico.

Alberto Silvestri

Le due dee e il sacrificio del maialino.

Viaggio all'Ariccia tra '700 e '800

a cura di Alberto Silvestri & Maria Cristina Vincenti

MARZO 2021

  1. Il tratto aricino del Grand Tour d'Italie nella seconda metà del '700.

  2. La Locanda Martorelli nelle testimonianze dei viaggiatori.

PUBBLICAZIONI ONLINE  

Ancora 1

Articoli pubblicati su GAZZETTA ambiente  www.gazzettaambiente.it/

Beni Archeologici del Lazio: i culti delle divinità agrarie

Comprende: 

Il santuario di  Demetra e  Core in  Valle Ariccia di Maria Cristina Vincenti ;

Il culto delle due dee e il sacrificio del maialino  di Alberto Silvestri 

Il valore storico-artistico-ambientale e archeologico del territorio dei Castelli Romani

Comprende: 

La Locanda Martorelli, cuore d’Europa ai Castelli Romani e fulcro dei viaggiatori del Grand Tour 

di Maria Cristina Vincenti ;

La prima campagna di scavi archeologici in Vallericcia nel 1789 del cardinale Antonio Despuig  

di Alberto Silvestri 

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